
La tecnica della Comunicazione Facilitata (C.F.), è stata ideata alla fine degli anni ‘80 da Chosley e Biklen e si è diffusa soprattutto negli Stati Uniti e in Australia.
Con questo termine si fa riferimento ad una strategia messa in atto per facilitare la comunicazione in cui un terapista abilitato – il facilitatore – offre sostegno alla mano o al braccio di un individuo con un deficit nella comunicazione per aiutarlo ad indicare delle immagini o lettere o ad usare una tastiera per digitare un testo.
All’inizio queste persone non possono eseguire il movimento di puntare, tranne che con l’aiuto del facilitatore che sostiene il loro polso isolando l’indice e regolando i movimenti senza, tuttavia, dirigere.
L’obiettivo è di portare la persona a comunicare in una maniera autonoma in tutti i contesti e con il massimo di interlocutori, nel contempo si diminuisce progressivamente il sostegno fino a toccare solo il gomito o la spalla del soggetto. per poi scomparire
Coloro che “scrivono” esprimono tutto il loro desiderio di comunicare, la loro frustrazione di non poter esprimere i loro desideri, la loro sofferenza di essere considerati dei soggetti con disabilità mentale.
Con questo termine si fa riferimento ad una strategia messa in atto per facilitare la comunicazione in cui un terapista abilitato – il facilitatore – offre sostegno alla mano o al braccio di un individuo con un deficit nella comunicazione per aiutarlo ad indicare delle immagini o lettere o ad usare una tastiera per digitare un testo.
All’inizio queste persone non possono eseguire il movimento di puntare, tranne che con l’aiuto del facilitatore che sostiene il loro polso isolando l’indice e regolando i movimenti senza, tuttavia, dirigere.
L’obiettivo è di portare la persona a comunicare in una maniera autonoma in tutti i contesti e con il massimo di interlocutori, nel contempo si diminuisce progressivamente il sostegno fino a toccare solo il gomito o la spalla del soggetto. per poi scomparire
Coloro che “scrivono” esprimono tutto il loro desiderio di comunicare, la loro frustrazione di non poter esprimere i loro desideri, la loro sofferenza di essere considerati dei soggetti con disabilità mentale.
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