giovedì 21 agosto 2008

RACCONTI


Racconto


Tante facce

Memmo sente il rumore della notte, ha paura.
Lui, il freddo uomo restato solo, si domanda il motivo della sua paura; errori, decisioni sbagliate, offese, difficoltà, momenti inaspriti dalla vita.
Il vento ruba deciso la sua attenzione, può un uomo aver paura della vita ?
Giorni passati, mesi, anni trascorsi in quel suo mondo rigettato, rumoroso, rovinato, ferito, doloroso; tu, io, lui eravamo li.
Illusione, desiderio, speranza lo portano a vivere nel buio mondo tormentato come la sua anima ferita, libera, ma tenuta prigioniera di se.
Guardatosi intorno, la stanza è teneramente buia, è il suo buio, il suo mondo, Memmo ha il ricordo dei vecchi anni.
Il freddo investe il suo corpo tenuto stretto tra le calde coperte, un triste ricordo defluisce dalla sua mente, ma la sua gioia per la vita ha ora teso la mano.
Tu, io, lui, duttili nell’animo, feriti nei ricordi passati, tremanti di paura, aspettiamo il ritorno del giorno .
Timido nella sua fredda attesa guarda lontano il sorriso nuovo e primo del volto che sarà del suo viso
Davanti una nuova strada ovviata da silenzi oscuri, illusioni irreali, temerari tristi giorni, momenti gelidi
Giunge frettolosa l’alba.
Il giorno arriva potente nell’animo, la paura ha gradito fuggire, forte è la speranza.
Memmo regala il suo nuovo ed unico sorriso, presto arriverà di nuovo la notte,
lui, il freddo uomo, io, tu torneremo a sentire il suo rumore che porterà ancora la nostra paura.




Nessun commento: